Una piccola ma grande rivoluzione per la qualità di vita dei malati, specialmente quelli per cui il trasporto in ospedale diventa difficoltoso perché disabili o con malattie croniche importanti.
Una risonanza magnetica portatile per l’ospedale
“Una persona che ha cura di un’altra rappresenta il più grande valore della vita”.
In occasione del suo 90° Anniversario, il Rotary Club Bergamo ha donato all’ Ospedale Papa Giovanni XXIII un apparecchio che consente di eseguire le radiografie a domicilio, evitando al paziente di recarsi in ospedale per eseguire accertamenti radiografici di primo livello, come per esempio in caso di sospetta polmonite o per escludere fratture a seguito di cadute.
La macchina è contenuta in due valige, facilmente trasportabili nel bagagliaio di qualunque utilitaria. Il montaggio richiede pochi minuti e per funzionare necessita solo di una comune presa elettrica. La macchina infatti è già collegata alla rete dell’ Ospedale Papa Giovanni, potenzialità che consente ai radiologi in ospedale di vedere praticamente in tempo reale le immagini radiografiche e formulare una diagnosi.
La macchina arriverà a casa dei pazienti “scortata” da due tecnici di radiologia appositamente formati. Posizionata la macchina ed eseguito l’esame, il medico radiologo dal Papa Giovanni si collega con la propria password al server aziendale, legge l’ esame, referta lo stesso con firma digitale certificata, e invia la conferma ai tecnici di radiologia; Giuseppe Bonaldi, direttore del Dipartimento di diagnostica per immagini dell’ Ospedale Papa Giovanni XXIII ha spiegato: “durante il tempo di refertazione, stimato in circa 5 minuti, i tecnici copiano le immagini su CD attraverso un masterizzatore dedicato e stampano il referto appena disponibile, consegnando il tutto al paziente. In totale il tempo medio di esecuzione della prestazione, dal montaggio della macchina alla refertazione, è di circa 25/30 minuti”.
“Superata la prima fase di sperimentazione, vorremmo utilizzare la macchina anche a favore di ospiti di case di riposo convenzionate, che oggi sono obbligati a venire in ospedale per sottoporsi agli accertamenti radiologici, con grande dispendio di tempo e risorse e disagi non secondari sia per gli operatori che per i pazienti” ha spiegato Simonetta Cesa, direttore della Direzione professioni sanitarie dell’ Ospedale Papa Giovanni XXIII e responsabile del progetto.
“Uno studio fatto dall’ Azienda Ospedaliera Città della salute e della scienza di Torino ha dimostrato che la qualità delle immagini è sovrapponibile alle immagini eseguite in ospedale” ha spiegato Carmine Valentino, già direttore della Radiologia del Papa Giovanni e socio Rotary. “Quindi la qualità della prestazione erogata è identica, con il vantaggio per i pazienti più fragili di non doversi spostare da casa“.
“Ringrazio il Rotary il Rotary Club Bergamo per la vicinanza e la sensibilità che da anni dimostra verso il nostro ospedale e per questo dono” ha commentato Carlo Nicora, direttore generale del Papa Giovanni XXIII. “Questa tecnologia ci consentirà di essere ancora più vicini alle reali esigenze dei malati, intorno a cui cerchiamo di costruire la nostra rete di servizi, tesa ad un miglioramento continuo della qualità delle prestazioni offerte“.